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DIRITTO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

diritto del lavoro

Il diritto del lavoro nasce durante la rivoluzione industriale, in un momento in cui le tensioni sociali avevano raggiunto il culmine. Tensioni derivanti dall’asimmetria di potere contrattuale che si era andata creando fra il datore di lavoro e il lavoratore.

Quest’ultimo infatti deriva i suoi mezzi di sussistenza esclusivamente dal lavoro. Il che lo pone in una situazione di dipendenza rispetto al datore di lavoro, proprietario dei mezzi produttivi. Asimmetria di potere economico che si riflette anche nel rapporto di lavoro, sia in fase di contrattazione che in fase di svolgimento.

Il diritto del lavoro, attraverso la predisposizione di una serie di meccanismi normativi, alcuni di matrice convenzionale, altri di matrice legislativa, mira a regolare questi aspetti, riducendo il divario fra le parti del rapporto obbligatorio.

I tre settori del diritto del lavoro e della previdenza sociale

Quello del diritto del lavoro è un mondo ampio ed eterogeneo. Possiamo, però, distinguere 3
settori o macro-aree fondamentali, che sono:

Diritto sindacale

Riguarda il contratto collettivo, lo sciopero, le organizzazioni sindacali.

Diritto del lavoro in senso stretto

Si occupa dei diritti e degli obblighi del singolo lavoratore nei confronti del proprio datore di lavoro.

Diritto del lavoro previdenziale

Mira a tutelare quanti si trovino in una situazione di bisogno. Riguarda, dunque, la disciplina di vari aspetti relativi a infortuni, invalidità, vecchiaia, disoccupazione eccetera.

Le fonti del diritto del lavoro

In ambito giuslavoristico, fonti legislative e convenzionali interagiscono per la determinazione dei diritti e degli obblighi che caratterizzano il rapporto di lavoro.

Fonti del diritto del lavoro sono: il contratto individuale, contratto collettivo, disposizioni di legge primaria (in primis lo statuto dei lavoratori), costituzione.

AVVOCATO SPECIALIZZATO NEL SETTORE

Diritto del lavoro e della previdenza sociale

Quando chiedere l'intervento dell'operatore giuridico

Il mondo del lavoro è caratterizzato da una serie di procedure, problemi e controversie. E la mancata o la non corretta gestione di questi aspetti, pone dei rischi; sia per il datore di lavoro che per il lavoratore. Vediamo quali sono i casi in cui occorre rivolgersi a un legale, posto che l’elenco che segue non è esaustivo.

Datore di lavoro

Dal punto di vista del datore di lavoro è possibile ricorrere a un professionista tutte le volte in cui sorga la necessità di chiarire aspetti relativi alla mobilità, all’aspettativa, alla corretta redazione ed applicazione delle clausole accessorie, alla redazione di accordi di prossimità aziendale, all’individuazione e all’applicazione del CCNL di riferimento.

Ci sono, infine, varie vicende che possono interessare la vita dell’azienda. In tali casi, è necessario rivolgersi all’operatore giuridico per evitare che sorgano controversie e assicurarsi che tutti i processi siano svolti a norma di legge. Ad esempio: cessione di azienda o di un suo ramo, trasferimento, fallimento, ristrutturazione aziendale.

Lavoratore

La tutela del lavoratore viene in rilievo rispetto a licenziamenti individuali, mobbing, demansionamento e dequalificazione, lavoro in nero, licenziamenti collettivi, aspetti relativi al diritto previdenziale come infortuni e invalidità, sicurezza sul lavoro ed altro.

Il Know – how acquisito, la continua formazione ed aggiornamento, la scelta di lavorare in squadra ci consente di offrire una consulenza legale ed una assistenza legale specializzata su qualunque questione attinente alla materia del Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale, sia in ambito stragiudiziale che giudiziale e con riferimento all’istaurazione, allo svolgimento ed alla cessazione del rapporto di lavoro.

Contattaci adesso, fai valere i tuoi diritti.